Non sono molte le cose rispetto alle quali si può affermare che la loro invenzione cambiò il mondo. La radio è, senz’altro, una di queste invenzioni. La possibilità di tramettere a lunghe distanze rappresentò un’innovazione fondamentale sia dal punto di vista della comunicazione civile che dal punto di vista di quella militare. E non è certo un mistero il ruolo che Radio Londra, radio clandestina, esercitò nella Seconda Guerra Mondiale per la sconfitta dei nazifascisti. Oggi di emittenti radiofoniche ce ne sono moltissime e, anche in questo caso, il digitale sta avendo il sopravvento sulle frequenze Fm. D’altro canto è praticamente impossibile sottrarsi alla rivoluzione digitale, come dimostra la stessa stampa che grazie a Internet ha potuto offrire servizi di stampa online sempre più precisi e veloci, come dimostra una realtà quale Stampaprint che oggi offre la possibilità di stampare dirittamente da casa moltissimi prodotti e non solo cartacei, ma anche abbigliamento e gadget.
Ma torniamo alla nostra radio perché introducendo questo tema non è esagerato parlare di vera e propria rivoluzione nel mondo delle comunicazioni.
Se ci mettiamo a parlare in una stanza buia, le parole assumono improvvisamente nuovi significati; così tutte le qualità che la pagina stampata ha sottratto al linguaggio ritornano nel buio della radio.
(Marshall McLuhan)
Ma la radio e la rivoluzione che questo strumento mediatico ha portato con sé non ci sarebbe stata se qualcuno non avesse messo a punto una teoria. E più precisamente stiamo parlando della teoria della propagazione delle onde elettromagnetiche che per primo diffuse James Clerk Maxwell attraverso studi realizzati tra il 1861 e il 1865. Secondo Maxwell il campo elettrico e il campo magnetico si muovevano nello spazio come onde abili a spostarsi alla velocità della luce. Circa vent’anni più tardi fu Heinrich Rudolf Hertz a dimostrare la correttezza delle teorie di Maxwell
Le onde radio sono una forma di radiazione elettromagnetica, creata grazie ad un elemento carico accelerato ad una frequenza legata alla sezione di radio frequenza (RF) dello spettro elettromagnetico. Nella radio, questa accelerazione è causata da una corrente alternata in un’ antenna..
(Wikipedia)
Ma vale la pena di seguirci in queste pagine per scoprire sempre maggiori informazioni intorni a uno strumento attualmente ancora molto utilizzato e moderno nonostante abbia compiuto quasi 120 anni se consideriamo Guglielmo Marconi come l’inventore della prima radio nel 1892.